Reggio Emilia – Sala del Tricolore

La bandiera nazionale italiana nasce a Reggio Emilia il 7 gennaio 1797.

Progettata e realizzata dall’ingegnere bolognese Ludovico Bolognini nel 1774, fu concepita come archivio del Comune.

Fu in questa sala che il 7 Gennaio 1797 si riunirono i rappresentanti delle città libere di Reggio, Modena, Bologna e Ferrara per proclamare la Repubblica Cispadana, adottando il vessillo nei tre colori verde-bianco-rosso assunti poi nel 1848 come bandiera nazionale (il cui prototipo era a bande orizzontali).

La storica seduta si svolse all’interno del Palazzo Comunale nella grande sala costruita tra il 1772 e il 1787 su progetto di Lodovico Bolognini per ospitarvi l’archivio generale del Ducato Estense.

Il 7 novembre 1796 si decise che la sala dell’Archivio sarebbe diventata la sede del Congresso che si doveva tenere alla fine dell’anno e del pranzo patriottico con cui si sarebbe festeggiata la venuta di una delegazione milanese.

Durante la preparazione del congresso vennero costruite le tribune della sala e furono collocate nello scalone due statue della Libertà modellate dal plastico Antoni Bertrand.

La Sala Patriottica, come allora era chiamata, venne “preparata con addobbi e trofei allusivi alla gran causa” e nella seduta che si tenne tra le 11 e le 16 del 7 gennaio 1797 Giuseppe Compagnoni di Lugo, uno dei principali protagonisti del Congresso, fa approvare la mozione che “si renda universale lo stendardo o Bandiera di tre colori verde, bianco e rosso”: nasce così il Tricolore, bandiera di uno stato sovrano, destinata a diventare presto il simbolo dell’indipendenza e dell’unità nazionale.

Il salone fu denominato in seguito Sala del Congresso e poi Sala del Tricolore ed è ora sede del Consiglio Comunale e delle più importanti manifestazioni istituzionali della città.

La Sala del Tricolore rappresenta il simbolo dell’impegno civile della città. Attualmente è la sede del Consiglio comunale e viene utilizzata per celebrare i matrimoni civili, per ospitare conferenze ed altre manifestazioni culturali.

Al suo interno è custodito il Gonfalone della città, fregiato di medaglia d’oro: su un lato vi è raffigurata la Madonna della Ghiara coi santi Prospero, Crisanto e Daria, sull’altro lo stemma del Comune.

Lo stemma del Comune è costituito, nel corpo, da croce rossa in campo bianco recante l’iscrizione, nei quarti, delle lettere S.P.Q.R. iniziali delle parole Senatus PopulusQue Regiensis (Il Senato ed il Popolo Reggiano), sovrastata da corona murale a cinque torri e al piede da svolazzo col motto “Pace Belloque Fidelis”.

La sigla Senatus PopulusQue sia apparsa per la prima volta agli albori della Repubblica (secondo alcuni invece è addirittura antecedente!), ed è proprio durante la Repubblica che diventa in tutto e per tutto il simbolo dello Stato romano, e lo sarà anche durante l’Impero, infatti ritroviamo questa sigla sugli edifici dell’epoca e sulle insegne delle legioni.

/ 5
Grazie per aver votato!