Chiesa di Santa Maria della Pomposa – Modena

La chiesa, che è dedicata a San Sebastiano, deriva il suo nome dall’abbazia di Santa Maria Pomposa nel delta del Po, dalla quale dipendeva fin dalle origini duecentesche fino al 1492 (come testimonia una bolla papale del 1153).

L’aspetto attuale risale agli anni 1717-19.

Proprio in quel tempo, il prevosto alla cappella era Ludovico Antonio Muratori, il più grande storico, giurista, letterato, erudito modenese del XVIII secolo: a lui si deve la decisione di riedificare l’antica chiesa.

Morto egli nel 1750, la chiesa venne sconsacrata nel 1774.
Fu riaperta al culto e riconsacrata nel 1814 grazie alla Confraternita di San Sebastiano (fondata nel 1501) che ne cura l’officiatura dal 1794 sino al presente.

Nel 1922 ritornarono, come suo espresso desiderio, le spoglie di Muratori.

Dal 1923 la costruzione, che domina la piazza, è stata dichiarata Monumento Nazionale.

Annesso alla chiesa è poi il museo dell’Aedes Muratoriana.

Nella confrofacciata, una targa ricorda l’opera di Ludovico Antonio.

Nella prima cappella di sinistra si può osservare il monumento funebre al Muratori, realizzato nel 1931 da Ludovico Pogliaghi, mentre nelle altre sono collocate tele di Giovanni Boulanger (sull’altar maggiore una sua copia del 1659 del quadro del Correggio ritraente La Madonna col Bambino, San Sebastiano e San Rocco), Bernardino Cervi e Francesco Vellani (Storie di San Sebastiano nei coretti).

/ 5
Grazie per aver votato!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.