Il “Bernina Express”

Il Bernina Express percorre, in poco più di quattro ore, una tratta ferroviaria di 145 km complessivi con un dislivello totale di 1.824 m e pendenze fino al 70 per mille.

Tutto il percorso viene effettuato ad aderenza naturale senza l’uso di alcun sistema a cremagliera.

La massima altitudine raggiunta è 2.253 m s.l.m. in corrispondenza del passo del Bernina, la minima è di 429 m s.l.m. a Tirano.

La linea ferroviaria attraversa il Cantone dei Grigioni: passa per Coira, l’Engadina, affianca il corso del fiume Albula, valica il passo del Bernina e percorre la Valposchiavo e la Val di Pila fino a Brusio e Tirano.

A partire dal 28 maggio 2000, la panoramicità del percorso è stata esaltata con l’entrata in servizio di 10 carrozze panoramiche, di cui 3 sono di 1ª classe e 7 di 2ª classe con cassa in lega leggera, aria condizionata e WC chimico, costruite dalla Stadler Altenrhein, su disegno Pininfarina, capaci di 34 posti nella classe superiore e 44 nella seconda.

Il percorso del Bernina Express è di particolare interesse anche dal punto di vista ingegneristico e architettonico comprendendo complessivamente 55 tunnel e gallerie coperte, 196 viadotti e ponti, tratti a pendenza elevata che coprono ampi dislivelli.

Tra le opere degne di nota: il viadotto Landwasser, le gallerie a spirale Bergün-Preda, il tunnel dell’Albula e il viadotto elicoidale che copre il dislivello di 30 metri tra Brusio e Campocologno.

La costruzione della linea Tirano-Coira venne completata nel 1910 con l’inizio del servizio nel 1913, anche se il tratto Tirano-Sankt Moritz era stato già inaugurato il 1º luglio 1908.

Il treno percorre 2,5 km in territorio italiano fino alla stazione di Campocologno, mentre il restante percorso è in territorio svizzero.

Per tale motivo, prima dell’entrata in vigore in Svizzera degli Accordi di Schengen, chi partiva da Tirano doveva espletare le formalità doganali all’imbarco.

La ferrovia del Bernina ha la caratteristica, assai rara, di avere tratti in sede promiscua con il traffico veicolare, tipico delle tramvie.

Partendo da Tirano si incontra questa peculiarità già davanti al Santuario: la linea attraversa diagonalmente la piazza e prosegue al lato della strada, privo di una vera sede propria, caratteristica essenziale di una linea ferroviaria.

Questa particolarità si ripete negli attraversamenti delle località di Le Prese e Li Curt, dove si fa uso delle rotaie scanalate

Le fermate sono:

TIRANO (429 mt.):

È una cittadina situata al centro della Valtellina lungo il corso del Fiume Adda al confine con la Svizzera.

L’antico borgo con i resti delle mura medioevali e con i molti palazzi nobiliari (Palazzo Salis, Palazzo d’Oro Lambertenghi, Palazzo Torelli, Palazzo Merizzi ecc.) testimonia l’importanza storica di crocevia tra nord e sud.

Da non perdere la visita al Santuario della Madonna di Tirano, una “perla” in mezzo alle montagne che vanta un organo barocco tra i piu maestosi d’Europa.

Dopo una manciata di minuti,dalla partenza, si attraversa il confine italo-svizzero e si arriva a:

Campocologno

Campocologno è il biglietto da visita che la ferrovia del Bernina consegna ai suoi passeggeri, qui ha sede anche la dogana svizzera.

Soli 2,5 km dividono la Basilica di Tirano alla frontiera di Piattamala, dal Cantone dei Grigioni e dalla Valposchiavo.

Campocologno era già anticamente un importante scalo merci, principalmente adibito al legname, situato a pochi passi dalla centrale idroelettrica che per prima fornì la corrente al trenino del Bernina.

Campascio

Campascio è una frazione del comune di Brusio che collega il confine con l’Italia al famoso viadotto elicoidale, noto in tutto il mondo e simbolo del centenario del trenino rosso del Bernina.

In questa terra di passaggio, dove le abitazioni si susseguono, costeggiando la strada e la ferrovia, rimarrai rapito da numerose coltivazione di piante da frutta.

In passato la Valposchiavo era terra di tabacco, prodotto contrabbandato a lungo dagli spalloni Valtelinesi, da decenni sostituito dalla produzione di bacche.

Fragole, lamponi, ribes e more sono molto richiesti dal mercato svizzero durante la tarda estate, ma sono anche gli ingredienti succulenti per delle ottime confetture.

Anche il succo genuino di bacche, di pere o di mele, prodotto senza conservanti, riscuote sempre più successo fra i consumatori di ogni età!

Campascio è il cuore di questa produzione “100% Valposchiavo”, un marchio territoriale che nasconde passione e cura per il proprio lavoro.

VIADOTTO ELICOIDALE DI BRUSIO (780 mt.):

È uno dei simboli della ferrovia Retica, un vero capolavoro d’ingegneria, considerata l’opera piu spettacolare dell’intera linea del Bernina.

Il borgo è caratterizzato dalla presenza di due antiche chiese, cattolica e rotestante (identificabili dalla croce alla sornrnita del campanile per quella cattolica e dal gallo per quella protestante), testimonianza della tolleranza religiosa nella Repubblica delle Tre Leghe, che da Coira (Chur) si stendeva fino alla Valtellina.

Il viadotto di forma elicoidale, di 70 metri di raggio e interamente visibile per tutto il suo sviluppo, permette di guadagnare, in uno spazio molto ristretto con una pendenza costante del 70‰, la trentina di metri di quota necessari per raggiungere la stazione di Brusio.

Brusio si intravede poco dopo la fermata di Campascio, è indubbiamente una sosta d’obbligo per gli amanti delle fotografie che viaggiano a bordo del trenino rosso, perchè e un piccolo borgo svizzero di lingua italiana, luogo simbolo del centenario della ferrovia del Bernina, nonchè palcoscenico di una delle sue opere di ingegneria di maggior rilievo: il viadotto elicoidale.

Si tratta di un ponte a nove campate, che compie un giro di 360° interamente allo scoperto nell’arco di pochi minuti.

Questa splendida spirale consente al trenino, che viaggia a ruota libera senza l’ausilio di cremagliera, di alzarsi di quasi 30 metri in uno spazio ristretto

In questa chiocciola di emozioni si raggiunge la pendenza massima del 70 per mille!

Certamente viaggiare a bordo del treno, mentre il “serpentone rosso “ sale di quota, è entusiasmante.

Se, però, ne hai il tempo e ami fotografare, anche scendere a Brusio e avvicinarsi al ponte in attesa del treno successivo, ti regalerà un turbinio di emozioni che difficilmente potrai dimenticare.

MIRALAGO

Qui, è possibile effettuare una passeggiata lungo il lago; infatti, la linea ferroviaria costeggia il lago di Poschiavo offrendo una spettacolare vista panoramica sul lago e la valle, che in questo punto si apre completamente.

LE PRESE (965 mt.)

Le Prese: per circa 1 km, la ferrovia corre sulla sede stradale e non di rado gli autoveicoli sono costretti a fermarsi per far passare il treno in transito; in alcuni punti (soprattutto nella località di Sant’Antonio) le carrozze sfiorano i muri delle case che si affacciano sulla strada.

LAGO DI POSCHIAVO

Formatosi diverse migliaia di anni fa a seguito di un’enorme frana che sbarrò il corso del fiume e ancora chiaramente identificabile nel dosso a Miralago.

POSCHIAVO (1014 mt.)

Antico borgo che ha dato nome alla valle.

Da vedere il centro storico visitabile in circa un’ora.

Poschiavo si raggiunge in pochi minuti di treno dal lago di Poschiavo e dalla precedente fermata di Le Prese.

Gente che viene, gente che va… treni che partono ed altri che arrivano… insomma un gran via vai che lascia intendere quanto importante sia questa stazione della ferrovia Retica.

Qui è ospitata, infatti, la direzione amministrativa e tecnica della tratta a sud del Passo del Bernina.

Indubbiamente, oltre al fermento di questa “grande piccola stazione”, potrai conoscere i caratteri eleganti e un pò eccentrici di questo borgo svizzero di lingua italiana con una visita di un paio di ore.

CAVAGLIA (1692 mt.)

Giardino dei Ghiacciai: interessante parco naturalistico per la presenza delle Marmitte dei Giganti, vere e proprie sculture della natura.

A pochi passi dalla stazione il percorso è ben segnalato.

ALP GRUM (2091 mt.)

È considerato il punto più panoramico dell’intera tratta del Bernina.

Dal ghiacciaio del Palu alla piana di Cavaglia, il panorama si estende fino al lago di Poschiavo e alle Alpi italiane.

Nel totale silenzio della natura circostante, interrotto solo dal vocio dei viaggiatori in sosta, qui ci si sente piccoli e fuori dal mondo, al cospetto del Piz Palù che gli si affaccia davanti.

Dopo Cavaglia il treno s’inerpica per circa 400 metri di dislivello lungo la montagna, in un carosello di ponti, tunnel e gallerie paravalanghe.

Con un’inarrestabile ascesa il trenino del Bernina si prende ora una pausa panoramica.

OSPIZIO BERNINA (2253 mt.)

Ospizio Bernina è il punto più alto che il trenino rosso raggiunge, dopo un dislivello di circa 1800 metri puoi dire di essere arrivato alla vetta del tuo viaggio!

Dopo l’ultima curva paravalanghe, che ti separa dalla Valposchiavo, si apre davanti a te un paesaggio di immensa bellezza, tanto da avere scomodato in passato molti scrittori romantici!

A tale quota, lontano dalla vita quotidiana, sembra di toccar con mano la pace, il silenzio, immersi in una natura così mutevole con il passare delle stagioni, ma altrettanto rigenerante per mente e corpo.

Pascoli e fiori alpini in estate, distese di neve soffice e ghiaccio robusto in inverno, non basta un viaggio, quindi, perché tu possa apprezzare in pieno questo paesaggio.

Qui rimarrai colpiti dal susseguirsi di laghi, il Bianco, il Nero, il Piccolo, quasi fosse un trittico, dipinto da un artista, con colori dal bianco tendenti al blu e al verde scuro.

Segna il confine linguistico: a sud, nella valle di Poschiavo, si parla italiano mentre a nord, nell’Engadina, il tedesco ed il romancio.

LAGO BIANCO e LAGO NERO

II primo è un bacino artificiale alimentato dalle acque del ghiacciaio del Cambrena. La colorazione lattiginosa è dovuta alla “farina glaciale” prodotta per abrasione delle rocce da parte del ghiacciaio. II secondo, invece, piu piccolo e di origine naturale e alimentato da acque sorgive. Curiosità: le acque del Lago Bianco gettandosi nell’Adda e quindi nel Po, raggiungono ii Mare Adriatico. Quelle del Lago Nero alimentano l’Inn; quindi il Danubio e sfociano nel Mar Nero.

BERNINA LAGALB (2099 mt.)

Dopo avere raggiunto il punto più alto del percorso, ora dolcemente si scende verso l’Engadina, attraversando la Val Bernina.

Sicuramente questa fermata è la patria degli sciatori, degli snowboardisti e di chi si lascia cullare dal vento lungo il pendio delle montagne e sul lago Nero, praticando snowkite!

Una funivia (apertura solo invernale) porta in prossimità del Piz Lagalb a 2959 mt. Qui nel 1983 Fred Zinnemann vi girò il film “Cinque giorni un’estate” con Sean Connery.

BERNINA DIAVOLEZZA (2082 mt.)

Superando un dislivello di circa 1000 mt. la funivia (apertura annuale) conduce in circa 10 minuti all’albergo-rifugio Diavolezza a 2973 mt.

La sua terrazza affacciata sul maestoso gruppo del Bernina permette di ammirare uno dei panorami plu belli delle Alpi.

MORTERATSCH (1896 mt.)

Ai piedi del massiccio del Bernina (4046 mt.) e la “fermata al ghiacciaio”.

ll ghiacciaio, un tempo a due passi dalla stazione e oggi facilmente raggiungibile a piedi in un’ora circa percorrendo la strada sterrata ben visibile dalla stazione.

lnteressanti i cartelli lungo il percorso ad indicare l’arretramento del ghiacciaio ogni 10-20 anni a partire dal 1900.

Nonostante il consistente ritiro nell’ultimo secolo la lingua glaciale ha una lunghezza di circa 6km e mezzo.

Dopo le funivie di Bernina Diavolezza e Bernina Lagalb il treno prende velocità, lungo il rettilineo che costeggia il fiume Ova Bernina, fino a che inizia una discesa più pronunciata che culmina nella curva di Montebello.

Ecco che il momento tanto atteso è arrivato, fotocamere tra le mani, si potrà immortalare l’anfiteatro di montagne, capitanato dal Piz Bernina, con i suoi 4049 mslm!

Uno spettacolo unico, ancora più se si ha la fortuna di vederlo con un cielo limpido.

Monte Bernina, Piz Bellavista, Crast’ Agüzza, Piz Dupò, ghiacciaio del Morteratsch: sono questi gli illustri abitanti della valle che vi attendono!

VALROSEG

È una valle chiusa al traffico percorribile a piedi, in mountain bike o con carrozze trainate da cavalli (consigliata).

L’escursione in questa fiabesca ed incontaminata. vallata, lunga circa. 7 km, vi porterà ad incontrare scoiattoli, uccelii e ungulati. Al termine della valle vista di maestosi ghiacciai.

PONTRESINA (1774 mt.)

Al centro di un ambiente naturale ricco di foreste di pini cembri e larici, e una rinomata località di villeggiatura, come testimoniano i suoi lussuosi alberghi.

Da qui parte un bel percorso , pedonale, ben segnalato all’interno del bosco, da Pontresina a St Moritz. tempo di percorrenza 1 h30 – 2h.

ST.MORITZ (1775 mt.):

Famosa località turistica nel cuore delle Alpi situata sulle rive dell’omonimo lago.

Elegante e cosmopolita possiede un fascino riconosciuto a livello mondiale tanto da meritarsi l’appellativo di Top of the World.

In inverno sulle acque ghiacciate del suo lago le gare di polo e le corse di cavalli, unite alla fama dei suoi 322 giorni di sole l’anno, attirano visitatori da tutto il mondo.

Numerosi gli eventi sportivi, culturali e mondani che qui hanno luogo.

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