Monte Isola

Un monte in mezzo al lago, dichiarato uno dei Borghi più belli d’Italia, Monte Isola, che ha una superficie complessiva di 4,5 kmq, una circonferenza di circa 9 km ed un’altitudine che raggiunge i 600 metri, è un comune italiano di 1 622 abitanti della provincia di Brescia in Lombardia, che copre l’isola omonima del lago d’Iseo ed è l’isola lacustre più grande d’Italia e tra le più estese d’Europa.

È pensiero comune che Monte Isola sia l’isola lacustre più grande d’Europa; tuttavia tale idea è errata: essa è l’isola lacustre più grande d’Italia.

In Europa vi sono numerose isole lacustri di maggior superficie, come Hurissalo (in Finlandia) con 172 km² o Mantsinsaari (Russia) sul Ladoga con 102 km².

Dodici sono i suoi tipici borghi, alcuni in collina, e altri a lago, caratterizzati da viuzze e vicoli a dimostrare il ruolo fondamentale che questo ebbe nell’economia dell’isola, da sempre basata sulla costruzione delle barche in legno, la produzione di reti e la pesca.

La vegetazione comprende numerosi ulivi che fanno da contorno alla costa meridionale fra Peschiera Maraglio e Sensole (dal latino Sinus olis, che significa “insenatura dell’olio”), mentre specie arboree tipicamente alpestri caratterizzano il nord e le parti più elevate del monte.

Completamente boscosa nell’antichità, Monte Isola possedeva un tempio pagano sulla sua cima.

Sull’isola è attestata la presenza di ville d’epoca romana.

Nel V secolo d.C. fu cristianizzata dal vescovo bresciano San Vigilio.

La prima fonte storica si riferisce all’abitato di Peschiera Maraglio ed è «Pescaria Insulae Curtis» in un documento datato 905 del Monastero di Santa Giulia, per cui si contano quattro case, della terra arabile, vigne, un bosco, un porto e dei poderi.

In seguito i cluniacensi vi insediarono un monastero e avviarono, intorno all’anno mille, la fabbricazione di reti, che prosperò lungo i secoli successivi.

L’isola vide dapprima nascere borghi agricoli nelle posizioni più elevate e, in epoca successiva, borghi di pescatori lungo la costa.

Verso il secolo XIII, a difesa del territorio bresciano, gli Oldofredi vi costruirono un castello (ora rocca Martinengo, di proprietà privata).

Fu infine trasformata in feudo dalla Repubblica di Venezia.

Tradizione di una delle frazioni dell’Isola è la festa di Santa Croce di Carzano in cui tutto il paese viene addobbato con fiori fatti a mano e rami di pino; la festa ebbe origine nel 1836 per celebrare la fine di un’epidemia di colera.

Fino al 1928 Monte Isola contava due comuni: Siviano e Peschiera Maraglio.

A seguito della fusione avvenuta nel 1929 il comune è stato denominato Monte Isola, formato da diverse località: Siviano (sede comunale con la scuola elementare e media e l’ufficio postale), Carzano, Novale, Porto di Siviano, Masse, Sinchignano, Olzano, Sensole, Peschiera Maraglio, Senzano, Menzino, Cure.

Monte Isola ha una secolare tradizione nella fabbricazione delle reti da pesca e nella costruzione delle barche in legno.

Fino agli anni settanta del Novecento si trattava infatti di uno dei principali produttori mondiali di reti da pesca, ma successivamente ha subito la schiacciante concorrenza dei fabbricanti industriali giapponesi; ancora oggi, tuttavia, è possibile vedere quanto resta di quella nobile tradizione artigianale, soprattutto nella località di Peschiera Maraglio.

/ 5
Grazie per aver votato!