Monumento a Ciro Menotti – Modena

Ciro Menotti ha il volto rivolto con sguardo di condanna verso il palazzo ducale, i capelli al vento, la bandiera stretta con forza con la mano sinistra al petto, il pugno destro energicamente chiuso.

La statua poggia su un poderoso basamento quadrato dove sono collocati i medaglioni con le effigi dei martiri modenesi don Giuseppe Andreoli, Vincenzo Borelli, Anacarsi Nardi e Giuseppe Ricci.

Ad avanzare l’idea di un monumento dedicato a Ciro Menotti (1798-1831) è il noto scultore Cesare Sighinolfi, che il 27 luglio 1874 espone un bozzetto presso l’Istituto di Belle Arti di Modena.

Il 6 dicembre il comitato che si era formato nel frattempo sull’onda del generale consenso, ne delibera l’erezione lanciando una sottoscrizione.

La formazione neoclassica e naturalista dello scultore Cesare Sighinolfi emergono prepotentemente nella figura di Ciro Menotti.

La gigantesca statua (alta 3,77 metri) in marmo bianco di Carrara esalta l’immagine romantica dell’eroe che, dopo la sconfitta e l’estremo sacrificio, vive nei giusti ideali in marcia verso l’inevitabile vittoria.

Il monumento è arricchito da un poderoso basamento quadrato, anch’esso di marmo bianco, dove sono collocati i medaglioni con le effigi di altri quattro martiri modenesi: don Giuseppe Andreoli (1789-1822), accusato di carboneria, condannato e giustiziato nel 1822; Vincenzo Borelli, impiccato insieme a Ciro Menotti; Anacarsi Nardi (1800- 1844), segretario dello zio Biagio Nardi (1768-1835) capo del governo provvisorio dopo i moti del 1831, esule a Corfù aderì alla Giovine Italia e partecipò alla sfortunata spedizione in Calabria dei fratelli veneziani Attilio (1810-1844) ed Emilio Bandiera (1819-1844) e con essi fu fucilato il 25 luglio 1844 nel Vallone di Rovito; Giuseppe Ricci (1796-1832), conte e guardia nobile del duca Francesco IV, che fu condannato alla fucilazione nel 1832 con la falsa accusa di aver tramato un complotto per uccidere il duca.

La sottoscrizione per il monumento fu generosamente integrata dal generale Antonio Morandi (1801-1883), nobile figura di combattente risorgimentale modenese.

La collocazione venne scelta al centro della porzione di piazza Roma davanti all’ala est del palazzo ducale.

L’opera iniziata nel 1877 vide anche la partecipazione di sbozzatori e scultori carraresi e di marmorini modenesi sotto la direzione di Sighinolfi.

Il monumento venne inaugurato il 6 giugno 1880.

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