Valle de los Caídos

La Valle dei Caduti è una basilica cattolica e un monumentale commemorativo nel comune di San Lorenzo de El Escorial, eretto nella Valle di Cuelgamuros nella Sierra di Guadarrama, vicino a Madrid.

Il memoriale si trova a quasi 10 km dal Monastero dell’Escorial.

Ci arriviamo in un pomeriggio molto piovoso che ci limita la visita

Il dittatore Francisco Franco ne ordinò la costruzione nel 1940 e fu inaugurato nel 1958, diventando un patrimonio nazionale spagnolo nel 1959.

È servito come luogo di sepoltura di Franco dalla sua morte nel novembre 1975 fino alla sua esumazione il 24 ottobre 2019.

Il complesso è composto dall’Abbazia Benedettina della Santa Croce della Valle dei Caduti, una locanda per il turismo e una basilica, il tutto dominato da una croce monumentale di 150 metri.

Fin dal primo Governo presieduto da José Luis Rodríguez Zapatero si volle considerare il futuro destino del Valle de los Caidos.

Nel 2006, in quanto considerato non come un monumento di riconciliazione nazionale ma come un monumento di esaltazione della dittatura contro la democrazia, si iniziò a paventare l’idea di radere al suolo l’edificio; il Consiglio d’Europa approvò una proposta del laburista maltese Leo Brincat, che invitava ad istituire una mostra permanente che spiegasse come fosse stata costruita la struttura.

Il 16 ottobre 2007 si arrivò ad un compromesso legislativo che prevedeva che si spogliasse il Valle de los Caidos di tutto ciò che esaltasse una parte politica, ovvero che non si lasciasse alcunché che potesse esaltare la guerra civile o il franchismo.

L’abbazia è composta di due edifici principali.

Uno, il più vicino alla Croce, è l’abbazia benedettina propriamente detta; il più discosto è una foresteria turistica gestita dai monaci.

L’uso è orientato a scopi religiosi e culturali.

Nella foresteria vigono le regole dell’abbazia.

Il complesso misura 300 metri di lunghezza per 150 di larghezza ed è affiancato dalle pendici boscose della montagna.

Presso l’abbazia si trova il cimitero dei monaci benedettini.

La basilica e l’abbazia sono in comunicazione attraverso un accesso privato che vanta una grande porta monumentale di bronzo.

L’abbazia fu affidata ai benedettini con una decisione personale di Francisco Franco che risale a solo due anni prima dell’inaugurazione del monumento.

Il primo abate fu fra Justo Pérez de Urbel.

Esistono molti riferimenti, incluse le testimonianze di persone ancora vive, che avallano la veridicità dell’impiego nella costruzione di migliaia di prigionieri repubblicani, che, in questo modo, ridussero parte della condanna che era stata loro imposta.

Allo stesso modo, si segnala che molti dei prigionieri non arrivarono mai a godere della libertà promessa per colpa del tipo di lavoro, che esigeva di maneggiare grandi blocchi di pietra, e per la mancanza di misure di sicurezza dell’epoca che causava incidenti con cadenza giornaliera, e in molti casi mortali.

/ 5
Grazie per aver votato!