San Miniato al Monte

San Miniato fu il primo martire della città.

Era probabilmente un mercante greco o un principe armeno in pellegrinaggio a Roma.

Si racconta che, intorno al 250, arrivato a Firenze, iniziò la vita di eremita e che fu decapitato durante le persecuzioni anticristiane dell’imperatore Decio, andandosene poi dal luogo dell’esecuzione con la sua testa in mano e arrivando dall’altra parte dell’Arno sul luogo del suo eremitaggio e dell’attuale basilica, sul Mons Florentinus.

In seguito, su questo luogo, fu eretto un santuario e, nell’VIII secolo, una cappella.

La costruzione dell’attuale chiesa iniziò nel 1018 sotto il vescovo Alibrando e proseguì sotto l’imperatore Enrico II.

I monaci dell’ordine benedettino, che la fondarono, aderirono in seguito alla congregazione Cluniacense e infine furono sostituiti, nel 1373, da quelli della congregazione Olivetana, che vi abitano tutt’oggi.

La balconata poco sotto, unita alla basilica da una discreta scalinata larga, offre una fantastica visione di Firenze da un punto di vista sopraelevato e non si può non notare il “ponte dei ponti”: Ponte Vecchio e, dietro tutta l’infilata degli altri ponti sull’Arno.

In particolare, oltre ai monumenti e alle chiese molto ben note, l’occhio cade subito su alcuni resti delle mura del periodo granducale, in particolare la Porta San Nicolò che fa parte delle mura di Firenze e si trova in piazza Giuseppe Poggi, in Oltrarno.

Per il suo aspetto isolato, massiccio e slanciato oggi assomiglia più a una torre (anche se in passato tutte le porte di Firenze erano così), infatti a volte è chiamata Torre San Niccolò.

Da qui iniziava la cerchia sud (“il Baluardo“), dopo il Ponte San Niccolò, e la torre costituiva quindi il punto di difesa dell’Arno a est, assieme alla Torre della Zecca sul lato opposto.

Il Baluardo deve il suo nome alla vicinanza con porta San Giorgio ed è situato in via di Belvedere che ancora oggi mantiene le dimensioni originarie, la strada salendo da porta San Miniato costeggia esternamente le mura fiorentine.

Nel 1529 Michelangelo Buonarroti sostenitore della Repubblica Fiorentina venne nominato Governatore Generale e Procuratore delle Fortificazioni, attuando una serie di modifiche alle antiche mura, per adeguarle all’utilizzo della polvere da sparo.

Salendo Via di Belvedere le modifiche sono ancora ben visibili e consistono nei grossi terrapieni su cui oggi dimorano gli olivi e i grandi contrafforti a sostegno delle mura, strutture che servivano ad attenuare la forza dei colpi dei cannoni nemici, posizionati in direzione dell’attuale torre del Gallo, evitando brecce e crolli.

Il baluardo di San Giorgio inizialmente in terra battuta, fu il primo ad essere costruito addossandolo alle antiche mura, per avere uno spazio su cui posizionare le artiglierie da contrapporre alle truppe spagnole di Carlo V, guidate da Filiberto d’Orange.

Immediatamente di fronte alla Basilica, vi è il Cimitero Monumentale detto delle Porte Sante ed è un cimitero di Firenze situato entro il bastione fortificato della basilica di San Miniato al Monte dove, oggi, riposano i figli più famosi di Firenze.

Per raggiungere le tombe delle personalità più famose è possibile consultare la mappa del cimitero affissa nella bacheca subito all’ingresso.

Questo itinerario vi darà la possibilità inoltre di passeggiare in questo luogo ricco di storia dove molti stili, dal liberty al neoromanico, si fondono e si amalgamano ricreando un’atmosfera surreale e affascinante.

Si notano subito, perchè poste a mo’ di parata d’onore, le tombe di: (in senso orario) Spadolini, Giorgio Saviane, Vasco Pratolini, Mario Cecchi Gori

Per un elenco dei personaggi famosi, e sono veramente tanti, vi rimando a questa pagina di WIKI


Un grazie all’amica Beatrice Vannini, fiorentina D.O.C.,
che mi ha suggerito preziosi spunti per questa pagina

/ 5
Grazie per aver votato!