Portofino

“Perché no?” ci siam detti. Perché non andare a visitare quel tratto di costa ligure che tutto il mondo ama, ci invidia e che fa a gara per sfoggiare il lusso che più lusso non si può?
Così, complice le previsioni del tempo buone, che si riveleranno perfette, eccoci in sella alla fidata moto, che sfrecciando su strade tortuose, ci porta tranquillamente a Portofino

Portofino è un comune italiano di 382 abitanti della città metropolitana di Genova in Liguria.
Per la sua estensione amministrativa, pari a 2,53 km², è il territorio comunale più piccolo del territorio metropolitano.
Il comune è situato nella parte occidentale del golfo del Tigullio, in una baia ai piedi dell’omonimo promontorio, ad est di Genova, segnando di fatto il confine geografico tra il Golfo Paradiso e il Tigullio.

L’intero territorio comunale è compreso nel Parco naturale regionale di Portofino e nell’Area naturale marina protetta Portofino.
Il modo migliore per apprezzare le meraviglie del parco è quello di percorrere i suoi sentieri più caratteristici ed affascinanti, tutti adeguatamente segnalati.

Attraversandone la fitta rete di oltre 60 km, è possibile scoprire la ricchezza e la varietà degli ambienti naturali, dei panorami e dei complessi monumenti del promontorio.
Portofino, a dispetto delle minuscole dimensioni, ha una storia piuttosto travagliata, legata, appunto, alla sua strategica posizione che, oltre a renderla famosa nel mondo, la pone come ottimo baluardo difensivo del levante genovese

Durante il XV secolo subì diversi passaggi di amministrazione delle più potenti famiglie feudali del tempo; nel 1425 divenne possedimento della famiglia Fregoso – nella persona specifica di Tomaso Fregoso, già doge della Repubblica di Genova e signore di Sarzana – infeudando il borgo per cinque anni.
Dal 1430 furono gli Spinola i signori del feudo, alla guida di Francesco Spinola, amministrando il governo del paese per ben quindici anni.

Nel 1445 Portofino fu sottratto agli Spinola da Giovanni Antonio Fieschi; secondo gli storici per puro atto dimostrativo, poiché fu lo stesso Fieschi a riconsegnare in tempi brevi il borgo ai Genovesi.
Fu ancora un discendente della famiglia Fregoso, Pietro, ad ottenere dal 1459 un breve periodo di governo del paese.
L’alleanza politica e soprattutto militare tra gli Adorno e i Fieschi con il duca di Milano Francesco Sforza portarono, nel 1513, ad un vero e proprio assedio del borgo.

Prontamente lo stato genovese, con un contingente di circa 4.000 unità, riuscì a riportare la supremazia della “Superba” in paese sconfiggendo, tra l’altro, gli uomini dell’ammiraglio Andrea Doria corsi in aiuto via mare al castellano Filippino Fieschi.
Dopo la congiura dei Fieschi del 1547 il territorio fu preso dallo stesso Andrea Doria. Dal 1608 venne inserito nei territori del capitaneato di Rapallo.

Nel 1797 con la dominazione francese di Napoleone Bonaparte la costituita municipalità di Portofino rientrò dal 2 dicembre nel Dipartimento del Golfo del Tigullio, con capoluogo Rapallo, all’interno della Repubblica Ligure.
Dal 28 aprile del 1798 con i nuovi ordinamenti francesi, Portofino rientrò nel III cantone, capoluogo Santa Margherita, della Giurisdizione del Tigullio e dal 1803 centro principale del II cantone del Golfo del Tigullio nella Giurisdizione dell’Entella.

Annesso al Primo Impero francese, dal 13 giugno 1805 al 1814 venne inserito nel Dipartimento degli Appennini.
Nel 1815 fu inglobato nel Regno di Sardegna, secondo le decisioni del Congresso di Vienna del 1814, che sottopose la municipalità di Portofino nella provincia di Chiavari sotto la divisione di Genova.

Dal 1859 al 1926 il territorio fu compreso nel V mandamento di Rapallo del circondario di Chiavari dell’allora provincia di Genova, nel Regno d’Italia.
Durante la seconda guerra mondiale nella vicina località detta Olivetta, nella notte del 2 e 3 dicembre del 1944, furono fucilati venti partigiani da soldati fascisti comandati da Siegfried Engel.
Tale evento è ricordato dagli storici come l’eccidio dell’Olivetta.

fonte: Wikipedia

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