Mosteiro da Batalha (Monastero di Batalha)

Il Monastero di Batalha è uno degli edifici religiosi più impressionanti del Portogallo.
Questo monastero gotico fu commissionato da re João come ringraziamento per la vittoria decisiva nella battaglia di Aljubarrota (1385) e la sua maestosità richiese più di un secolo di costruzione.
Il Mosteiro da Batalha è una bellissima rappresentazione della transizione dallo stile architettonico gotico al decorativo stile manuelino e una visita a questo iconico monumento andrebbe di certo inclusa nel tuo tour del Portogallo centrale.
Visitare la chiesa principale, con i suoi alti soffitti a volta e le originali vetrate è gratuito, ma per sperimentare la vera magia del monastero vanno visitate anche le sezioni a pagamento. Il basso costo del biglietto d’ingresso (nel 2014 è di di € 5,00) permette l’accesso alla Cappella del Fondatore, ai due chiostri e alla cappella incompiuta.
Nella tariffa d’ingresso è inclusa un’audio-guida gratuita (ma non in italiano, sempre nel 2014).

Servono almeno due ore per esplorare completamente il monastero (questo include l’esterno, la chiesa, i chiostri e le cappelle).
Molti visitatori arrivano in pullman e scorgono per la prima volta il monastero dal Largo do Mosteiro.
Al centro di questa piazza c’è una statua di Nuno Álvares Pereira (Estátua D. Nuno Alvares Pereira).
Questi fu il brillante comandante a cui fu attribuita la vittoria della battaglia di Aljubarrota, permettendo così di mantenere il Portogallo un paese indipendente.

Prima di entrare nella chiesa attraverso il portale principale (sul lato occidentale), spostatevi sul lato orientale per ammirare il transetto e l’esterno delle Capelas Imperfeitas (Cappelle Incompiute).
Le finestre a vetrata al di sopra del transetto sono tra le prime ad essere state realizzate in Portogallo e aggiungono un tocco di colore al cupo interno.
All’estremità orientale del monastero si possono vedere i sette pilastri delle Capelas Imperfeitas che si innalzano dal centro della cappella.
La Cappella Incompiuta presenta elaborate pietre manueline intagliate ed è il luogo di sepoltura del re Duarte I, ma non c’è soffitto!
Per entrare nella cappella serve il biglietto e, secondo il normale percorso del tour, è l’ultima sezione del monastero ad essere visitata.

Avviandovi all’entrata principale sul lato occidentale del monastero, osservate i numerosi pinnacoli e archi rampanti.
Gli archi rampanti non sono soltanto decorativi, ma furono progettati per sostenere le elevate pareti a volta della Navata e della Cappella del Fondatore.
Il portale principale è costituito da una miriade di arcate intagliate e meravigliose statue in pietra che ricoprono la maggior parte della parete occidentale.
Le statue più basse rappresentano gli Apostoli, sopra di loro ci sono gli angeli e sul pinnacolo c’è una statua di Cristo.
L’interno della chiesa segue il classico design gotico, con uno schema a croce latina e minimaliste caratteristiche ornamentali.
Le due caratteristiche più interessanti sono i primi esempi di finestre a vetrata e l’incredibile altezza (32 m), il che è notevole, considerando il fatto che la chiesa fu costruita nel XIV secolo.

La Capela do Fundador (Cappella del Fondatore) fu il primo pantheon reale del Portogallo ed è una delle sezioni più belle del monastero.
La splendida camera ottagonale contiene la tomba di re Giovanni e di sua moglie, la regina Filippa, con le tombe dei loro figli allineate lungo le pareti laterali.
Ora il tour prosegue con i due chiostri, che furono aggiunti alla chiesa in un secondo momento.
Il primo chiostro è il Claustro Real (Chiostro Reale) e spesso viene chiamato Claustro de Dom João I (Chiostro di re Giovanni I).
È una bellissima combinazione di arcate gotiche e muratura manuelina in pietra a reticolo.
Il secondo chiostro, il Claustro Dom Afonso V (Chiostro di re Afonso V) segue il classico design dei chiostri medievali ed è molto più austero.

Sul lato orientale del Claustro Real c’è la Sala do Capitulo (Sala capitolare) ed era qui che i monaci si riunivano e tenevano discussioni religiose.
Questa stanza è notevole per la sua architettura medievale, dato che copre 19 metri e non ha sostegni.
Durante la sua costruzione, gli architetti erano così preoccupati che il tetto crollasse che, per i lavori, assunsero soltanto detenuti.
Oggi, la Sala do Capitulo è sede di un memoriale al Milite Ignoto e ha una guardia d’onore permanente.
L’unica finestra della stanza è un bellissimo esempio di vetrata rinascimentale e rappresenta la passione di Cristo.

Prima di lasciare la stanza, dai un’occhiata alla (presunta) rappresentazione in pietra intagliata di Maestro Huguet, l’architetto responsabile della Sala capitolare.
Il refettorio è ampio ma spoglio ed era qui che i monaci mangiavano i loro pasti in silenzio. Prima di entrare per mangiare, i monaci si lavavano simbolicamente le mani, e infatti fuori dal refettorio c’è una bellissima fontana.
Tra i due chiostri c’è una lunga stanza, inizialmente progettata come dormitorio comune, ma i monaci dominicani credevano nella solitudine e così la zona fu poco utilizzata.
L’ultima parte da visitare del Monastero di Batalha è la cappella incompiuta (Capelas Imperfeitas), sul retro della chiesa principale.

C’è il rischio di perdersi questa sezione, perché bisogna uscire dal monastero e attraversare il Largo Infante Dom Henrique per raggiungere la piccola entrata laterale della cappella.
La Capelas Imperfeitas fu commissionata da Duarte I (re Edoardo) perché fosse il primo pantheon reale per lui e la sua famiglia (la seconda della chiesa), ma non fu mai completata a causa della prematura morte del re (nel 1438) e poi per la morte dell’architetto principale, Mateus Fernandes.
La cappella è uno dei primi esempi di architettura manuelina, caratterizzata dalla sua elaborata pietra intagliata, come si può vedere sui pilastri.
Sebbene la cappella non fu mai completata, la tomba di re Duarte vi fu collocata all’interno.

All’interno del monastero, vi è la tomba di D. Lopo Dias de Sousa
Era l’ottavo (altri dicono settimo) maestro dell’Ordine di Cristo (1374, essendo minore, confermato solo dal Papa nel 1389), erede della grande casa di Sousa, sesto signore di Mafra ed Ericeira (1371, insieme al suo zio omonimo), signore di interesse e fattoria di Miranda do Corvo (27.7.1398) e maggiordomo della regina D. Filipa.
D. Lopo fu nominato maestro dell’Ordine di Cristo all’età di 12 anni da sua zia la regina D. Leonor Telles, secondo Pedro Álvares Seco, che nel 1560 compilò i libri e le scritture di questo ordine.
Sarebbe morto nel 1417, per quest’anno D. João I ordinò la sospensione dell’elezione del nuovo maestro. Inizialmente fu sepolto nella cappella chiamata Souza, nel monastero di Batalha, in una tomba blindata, senza iscrizione, a metà del secolo XX è stato passato alle Cappelle Imperfette , dove è oggi.

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