Villeneuve

Per andare alle Terme di Pré Saint Didier, decidiamo che si potrebbe unire qualche giorno e andare alla scoperta di questa meravigliosa terra (valle, dai), grondante storia medioevale.
Così, prenotiamo il posto letto a Villeneuve, convinti che sia il classico paesino fondovalle semi-industrializzato.
Bè, se la pensate così, vi invito ad andarci, e passeggiare con passo rilassato per il paese, andando su e giù per i viottoli: ne uscirete ritemprati nello spirito, negli occhi e nella mente, dopo aver gustato i panorami, specie al tramonto, sul paese e sulle cime tutt’attorno.

Villeneuve (che dal 1926 al 1946 durante il fascismo, prese il nome di Villanova Baltea per “libera” iniziativa del suo podestà) è privilegiata per la sua posizione geografica posta sull’asse viario centrale, ideale sia per recarsi in ogni vallata del Parco Nazionale del Gran Paradiso che per raggiungere le altre località della Valle d’Aosta.
Inoltre grazie alla sua posizione geografica, il paese è una base di partenza ideale per le escursioni nel Parco Nazionale del Gran Paradiso, al quale appartengono i territori a sud, comprendenti la Valsavarenche e la Val di Rhêmes.

Da Villeneuve, in epoca romana, passava la via delle Gallie, strada romana consolare fatta costruire da Augusto per collegare la Pianura Padana con la Gallia.

A 665 metri di altitudine, il paese è sormontato dai ruderi del castello di Châtel-Argent, di grande importanza strategico-militare, risalente al XIII secolo, la cui denominazione si pensava derivasse dal fatto che vi si coniavano monete.

Dell’antica costruzione rimangono oggi solo la torre a pianta circolare coronata da merlatura e i ruderi della cappella, che presenta una navata unica a pianta rettangolare terminante in un’abside semicircolare.

/ 5
Grazie per aver votato!