Tallinn

Decidiamo di trascorrere le vacanze pasquali, nelle Repubbliche Baltiche, che negli ultimi anni, stanno conquistando sempre più fette di turismo.
Arriviamo a Tallinn in una soleggiatissima mattina di aprile, prima di una fortunatissima serie di 7 giorni di sole pieno e caldo decisamente fuori stagione, specie per queste regioni, visto che per molti giorni, toccheremo i 23°.

Ci rechiamo alla Hertz per ritirare l’auto prenotata da Milano e ci rechiamo direttamente in hotel, dopo aver cambiato l’auto, in quanto ci avevano assegnato una con il cambio automatico, mentre io preferisco di gran lunga il cambio manuale che trovo più divertente nella guida.

Girando per Tallinn di giorno, non ci si annoia mai, perchè a ogni passo, il panorama cambia radicalmente.

La città, resa vivace anche dai colori delle case e dai profumi che si sentono per la strada, sta cercando a fatica, ma con successo, di scrollarsi di dosso 70anni di occupazione militare sovietica, unico esempio, assieme a Lituania e Lettonia, di occupazione militare così prolungata in Europa, dopo la fine della guerra.

Consiglio 1: Portatevi scarpe comode dalla suola spessa e morbida. Il selciato è fatto da grossi sassi con molto spazio fra un sasso e l’altro, e anche a camminarci sopra con delle normali Superga, si rischia di avere la pianta dei piedi distrutta dopo meno di un’ora.

Consiglio 2: lasciatevi sedurre dalla loro cucina e gustatevi anche i profumi; fate attenzione, però, se non siete amanti dell’aglio e in generale delle cipolle: ne usano quantità industriali e spesso, le insalate si concentrano di cetrioli, cipolle, come base, più il resto a piacere, mentre nei cibi cotti, credo che l’aglio non lo mettano nel caffelatte alla mattina, ma non ne sono sicurissimo, per il resto… non ci giurerei

Anche girare all’imbrunire ha un fascino particolare, dato che qui il buio arriva tardi (il sole calava all’orizzonte alle 20.55 nonostante fossimo in aprile), ma con questa particolare luce, l’atmosfera della città è ancora più magica.

L’odierna Tallinn è una vivace e moderna città di quasi mezzo milione di abitanti.

Il suo porto è uno dei maggiori del mar Baltico con frequenti collegamenti con Helsinki e Stoccolma e sempre più toccato da navi crociera.

Anche a causa della loro lingua, molto simile al finnico e dei facili collegamenti con Helsinki, gli estoni e in particolare gli abitanti di Tallinn, si sentono al giorno d’oggi parte dell’Europa scandinava, tendendo a rinnegare i loro passati vincoli con l’Europa orientale, soprattutto la loro lunga soggezione alla Russia zarista e all’Unione Sovietica.

Tuttavia la presenza di elementi dell’Europa orientale è ancora significativa in città: le statistiche del 2011 rivelano che il 46.7% della popolazione parlava il russo come lingua madre.

Seguivano, a distanza, la lingua ucraina e bielorussa.

Dietro i moderni palazzi in vetro e acciaio del centro si nasconde la città vecchia (Vanalinn) con il fascino particolare delle sue antiche costruzioni e delle guglie dei suoi campanili.

Visitando Tallinn scoprirete tre epoche diverse, ciascuna con il proprio stile architettonico: l’Europa medievale del tempo della supremazia danese, delle crociate promosse dal papato per la conversione forzata dei riottosi autoctoni, dei cavalieri portaspada e della lega anseatica i cui esempi più significativi sono costituiti dalle fortificazioni della città vecchia, l’epoca sovietica di cui rimangono gli enormi condomini prefabbricati e infine l’Europa del terzo millennio con scintillanti grattacieli in vetro e acciaio che stanno cambiando il volto del centro e dove spuntano sempre più i ristoranti di fast-food.

Tallinn si trova sulla costa meridionale del Golfo di Finlandia, appena 70 km a sud di Helsinki.

Il punto più alto di Tallinn (64 metri sul livello del mare), si trova nel distretto di Nõmme, nella zona sud occidentale della città.

La costa della capitale estone è lunga 46 chilometri e comprende tre penisole importanti: Kopli, Paljassaare e Kakumäe.

All’interno dell’area cittadina si trovano diversi laghi.

Il più importante è il Lago Ülemiste che si estende per 9,6 km² e da cui la città ricava gran parte delle sue forniture d’acqua.

Il secondo lago per estensione (1,6 km²) è l’Harku.

L’unico fiume importante è il Pirita scorre a nord, nel sobborgo di Pirita, e dal 1957 è zona protetta, stante il pregio naturalistico.

Nel 2000 a.C. si formarono i primi insediamenti di tribù finniche sulla costa meridionale del golfo di Finlandia.

Le prime testimonianze risalgono a una mappa del 1154, sebbene la prima fortezza venne costruita a Toompea nel 1050.

Nel 1219 il re di Danimarca Valdemaro II, dopo aver occupato la città, costruì una fortezza; iniziò così la dominazione danese e la città, allora chiamata Reval, grazie al suo porto divenne ben presto un importante nodo commerciale verso la Russia nel XIV secolo e proprio in quel tempo venne costruito gran parte del centro storico di Tallinn.

La città venne ceduta alla Lega Anseatica nel 1285 e in questo periodo la popolazione locale si convertì al Cristianesimo.

Tallinn in seguito divenne una pedina nel gioco geopolitico delle sue grandi vicine passando sotto il controllo della Svezia nel 1561 e poi alla Russia sotto Pietro i Grande nel 1710.

Nel 1721, durante la Grande guerra del Nord, l’Impero russo occupò la città.

Nel febbraio 1918 venne proclamata la nuova Repubblica indipendente di Estonia e Tallinn, la cui popolazione aveva raggiunto le 150.000 persone, fu proclamata capitale del nuovo stato.

L’Estonia venne poi occupata dall’Unione Sovietica nel 1940, per poi essere conquistata dalla Germania nazista nel 1941 e poi ripresa dai sovietici nel 1944.

Durante la Seconda Guerra Mondiale la città venne pesantemente bombardata dai sovietici ma fortunatamente il centro storico non subì grossi danni.

L’Unione Sovietica diede il via a un massiccio programma di migrazioni di genti slave occupando e inglobando di fatto il territorio, tanto che oggi circa il 36% degli abitanti di Tallinn sono di etnia russa (paragonato al 25% di media dell’intera nazione).

Il 20 agosto 1991 l’Estonia ha proclamato la propria indipendenza e Tallinn è tornata ad essere la capitale.

La Catena baltica

Ultima annotazione:

Con il termine di Via Baltica o Baltic Way (in estone Balti kett, in lettone Baltijas ceļš, in lituano Baltijos kelias) si definisce quell’evento popolare di protesta, tenutosi il 23 agosto 1989 nelle allora Repubbliche Socialiste Sovietiche di Estonia, Lettonia e Lituania.

Quel giorno, approssimativamente due milioni di persone, tenendosi pacificamente per mano, formarono una catena umana lunga circa 600 km passando attraverso Tallinn, Riga e Vilnius, le capitali delle Repubbliche Baltiche.

Qui, la pietra di Tallinn, tradizionalmente indicata come l’inizio

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