Castello di Pollenzo

Il nostro giro con il camper, prosegue transitando per Bra, o meglio, per Pollenzo, che ne è una frazione.
Qui, Vittorio Emanuele III, soleva rifugiarsi da solo quasi nel totale anonimato, per ritemprarsi spiritualmente dalle fatiche imposte dal ruolo di regnante
Nonostante il tempo che minacciava pioggia, siamo riusciti lo stesso ad ammirare dall’esterno, questo castello che, oggi, è proprietà privata

Il titolo di conte di Pollenzo, spesso usato da Vittorio Emanuele III, testimonia senza dubbio il suo legame con questa dimora: qui, infatti, egli riuscì a dedicarsi ai suoi amati studi sulle tecniche agricole; fu così legato a questo luogo, che abdicando il 9 maggio del 1946, assunse il nome di conte di Pollenzo.

Alla fine del Settecento fu acquistato da Carlo Alberto, assieme ad altri castelli, ed oggi è sede dell’Università di Scienze Gastronomiche.
Gli interventi “migliorativi” sventrarono tutto il borgo e distrussero il castello originale: resta intatto, o quasi, il solo donjon, esternamente.

Collegata al castello è la chiesa di san Vittore, anch’essa costruita negli anni Quaranta dell’Ottocento, in forme neogotiche da Ernesto Melano.
Nella chiesa Carlo Bellosio vi dipinse, tra l’altro, il martirio di san Vittore; inoltre è presente un prezioso coro ligneo del ‘500 proveniente dall’abbazia di Staffard.

Fonte: residenze reali

/ 5
Grazie per aver votato!