Passo del Muraglione

Il Passo del Muraglione deve il suo nome ad un massiccio muro del XIX secolo, edificato per proteggere i viandanti dai forti venti che potevano sorprenderli sull’Appennino durante i loro viaggi.
Qui furono costruiti una cantoniera e un albergo, poco prima del suddetto muro che, a seguito della loro costruzione, si rese necessario costruire.

Il passo, è un punto di passaggio che, dalla costa adriatica del nostro Paese, porta fino a Firenze e al Tirreno.
Sosta obbligata per tutti i bikers; noi ci siamo seduti nel giardino di fianco a sorseggiare una bibita, fuori dalla massa.
La nostra moto, solitaria ci osserva, fedele amica di tante avventure.

Un itinerario perfetto per un weekend in moto, consigliato a tutti gli appassionati di guida su due ruote che apprezzano il piacere di guidare fuori città, tra curve e tornanti in paesaggi mozzafiato.

Non a caso il Passo è divenuto un punto di ritrovo fisso per centinaia di motociclisti, che ben sanno come divertirsi lungo le strade del nostro Paese.
Nell’antichità questo tratto dell’Appennino era attraversato esclusivamente da mulattiere.

Fu solo nel 1836 che per volere del Granduca Leopoldo II fu realizzata una carrozzabile che per i tempi rappresentò una delle più ardite opere di ingegneria.

Con l’aiuto delle mine furono scavati una serie di tornanti sul fianco della montagna che permisero di raggiungere il crinale alla Colla dei Pratiglioni.

Purtroppo, molti centauri pensano di essere campioni del mondo e non considerano il lieve strato di ghiaino presente,a volte, nei tornanti; infatti ne abbiamo visti sdraiati un paio, uno di loro anche piuttosto seriamente

Al Passo, una grande lapide al centro del muro ricorda la data di realizzazione e come fu ripartita la spesa.

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