Lisbona – Giorno 1

Quest’anno, abbiamo deciso di trascorrere la Pasqua al caldo, in quel di Lisbona, per visitare un paese che, a me, appare spettacolare e non solo dal punto di vista storico, perchè, come sostengo sempre, bisogna guardare i posti che visitiamo con occhi sempre nuovi, senza aspettarsi nulla e cogliere il bello che quel posto dona
Così, arrivati in hotel abbastanza presto, dopo un volo perfetto, iniziamo la visita in questa stupenda città, dove la crisi economica mondiale in atto mostra senza nessuno sconto, tutti i disastri che è capace di produrre, ma che la gente locale con estrema caparbietà e dignità sta cercando di superare senza perdere tempo a piangersi addosso; d’altronde, son la nazione che è riuscita ad abbattere un regime totalitario con la famosa rivoluzione dei garofani ed avere un governo democraticamente eletto, nel giro di nulla

Così, presa la Metropolitana (Fermata: Praça de Espanha) scendiamo in Praça Dom Pedro IV (Fermata: Rossio), imbocchiamo la Rua Augusta, stracolma, come tutte le viette laterali, di posti dove mangiare a ogni ora con i camerieri che invitano, a volte in maniera pressante, a entrare e sedersi per mangiare.
La percorriamo tutta fino a passare sotto l’Arco de Rua Augusta, uno sfarzoso arco di trionfo completato nel 1875 con figure scolpite e vista sulla Praça do Comércio che è il centro della città, ed entrare nell’enorme e spettacolare Praça do Comércio, appunto, che è una piazza pubblica sul mare con un imponente arco e una statua, circondata da caffè all’aperto e negozi.

Imboccata la Avenida Ribeira das Naus, la percorriamo fino in fondo e poi risaliamo lungo la Rua do Alecrim, dove possiamo ammirare le case rivestite con le famose pistrelle “Azulejos”.
Le piastrelle azulejos decorano tutti gli spazi, dai più opulenti ai più modesti.
I loro dipinti più celebri, sono fatti nei colori blu e bianco, che descrivono episodi biblici o storici, scene di vita quotidiana ed idillie rurali, in una disgregazione di fiori stilizzati, cerchi e fantasiosi schemi geometrici.

Eppure “l’azulejo” non deriva dalla parola “azul”, “blu”.. No, la parola “azulejo” deriva dall’arabo “al zulaiga”, “piccola pietra lucida”.

Per i Mori che vivevano in Spagna, era questione di imitare i celebri mosaici Romani.

Infatti, se gli azulejos sono principalmente associati al Portogallo, l’uso di piastrelle di faience o di cotto smaltato per decorare l’interno – o le facciate delle case – si è diffuso in diverse aree del bacino del Mediterraneo: la Spagna ha diversi mosaici Arabo-Andalusi o “mudéjares” e possiamo ancora trovare in Marocco gli “zellige“, frammenti di ceramica colorata, tagliati per ricomporre modelli astratti geometrici.

Tuttavia, gli azulejos Portoghesi, hanno intrapreso un percorso proprio.

Grazie alla loro esplosione di colori ed ispirazione, gli azulejos hanno saputo assorbire le diverse mode, tendenze ed innovazioni, esprimendo le minuscole sottigliezze delle arti decorative Portoghesi.

Un buon esempio sono le figure de convite, molto particolari in Portogallo.

Da lì, incrociamo il primo di una serie di “elevador” che a Lisbona sono caratteristici e che il turista DEVE provare, soprattutto per chi non è abituato a vedere ingressi di case distanti non più di 10cm dalla vettura che passa sfiorando case, muri, persone e oggetti e che prendono il nome non perchè siano ascensori, in realtà sono dei tram, ma perchè coprono salite a volte impressionanti con apparente facilità ed eleganza, dalla forma tipica delle vetture di inizio del secolo scorso, han conquistato il loro meritato posto nel cuore della città

Per una più estesa informazione su tutti gli Elevador, quasi tutti storici, di Lisbona, vi rimando a questa pagina che è eccezionale
In cima alla collina, si gode unaspettacolare quanto splendida vista sull’intera Lisbona e, in fonso, sulla collina sovrastata dal Castello di San Giorgio, e, dopo una pausa ristoratrice con annessa bibita, ridiscendiamo verso la scoperta della città.

Infine, torniamo verso l’hotel, al termine della prima giornata, con alle spalle un viaggio aereo tranquillissimo, una prima parziale scoperta di una città che ci dà la certezza che ci riserverà parecchie altre piacevoli sorprese , anche nei dintorni della città

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