Lisboa de noche (Lisbona by night)

E arrivò anche l’ultima sera.

Quando il crepuscolo stende il suo manto sulla città delle Sette Colline, e quando lo sferragliare dei tram ormai non si sente quasi più, Lisbona si prepara per mostrare il suo volto più versatile ed eclettico.

Per tutti, in ferie, vi è una ultima dannata sera, nella quale ci si rende conto che la mattina seguente, l’incanto svanisce e si ritorna alla realtà quiotidiana fatta dalla solita routine.

Così ne approfittiamo per andare a cenare in un localino, giusto un paio di vie “al di là” dei circuiti tradizionali, ma che è sufficiente per cenare con la gente locale e non attorniati da una massa di turisti.

Poi, una volta cenato, i classici quattro passi (che alla fine ri riveleranno dieci passi o forse undici) per salutare questa magnifica città, dalle fortissime contraddizioni, dai mille profumi e da una dignità popolare che assicura a tutti un ottimo tenore di vita.

Le vie che ripercorriamo, sono le stesse viste durante il giorno, ma che gustiamo sotto una luce diversa e inaspettata.

Per chi ama la vita notturna sicuramente visitare Lisbona di sera è emozioante.

La città iberica è una delle più movimentate durante le ore dopo il tramonto del sole e molti sono i luoghi che si dovrebbe frequentare per poter tornare a casa soddisfatto di quanto fatto durante questi giorni di vacanza.

Così, salutiamo anche la Stazione di Lisbona Oriente (Estação do Oriente), decisamente spettacolare, di notte.

le infinite vie e viette strette che tanto ci han colpito durante il nostro soggiorno.

I musei, le chiese, semplici palazzi, la Piazza “del commercio”, con lo spettacolo di luci e suoni che ci rapisce come volesse darci un suo personale saluto privato a noi due, una sorta di augurio…

Sapendo che è un addio e non un arrivederci, e per questo, ne rimaniamo incantati.

La notte della capitale portoghese è in grado di soddisfare i nottambuli più esigenti: terrazze panoramiche chill out da dove contemplare la magiche tonalità del cielo all’imbrunire, discoteche per danzare al ritmo della musica elettronica più recente d’ Europa, una area industriale dove incontrare artisti, al più puro stile berlinese, o casas de fado tradizionali, ma allo stesso tempo moderne, per immergersi nella cultura portoghese del fado e della “saudade”.

Tutto questo è possibile in questa città malinconica di giorno, ma allegra e vivace come poche altre di notte.

Rivediamo luoghi che ci sembrano noti da tempo, i musei, per quanto possano ricordare brutte sensazioni, appaiono perfino belli, alla luce artificiale

E, al ritorno, all’uscita della metro in Praça de Espanha, diamo un ultimo saluto anche al monumento che ogni giorno, muto, assiste allo scorrere della vita attorno: ciao, Arco de São Bento!

Fu demolito nel 1938 e, in minima parte, ricostruito qui, per lasciare spazio all’abbellimento della città, anche se molti, asseriscono, ancor oggi, che per il governo di allora, deturpava la visuale del palazzo São Bento, così, anche se come acquedotto era ancora in funzione, fu demolito (Vedasi riferimenti fotografici sotto e in questa pagina)

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