Il Castello De Haar e il suo parco – Utrecht

Non avremmo mai immaginato, quel lontano 31 dicembre 2014, che qualche anno dopo nostro figlio Simone con la sua compagna Sara, sarebbero venuti proprio qui a vivere, a Utrecht.

Ed eccoci qui, stavolta in un w.e. a esplorare i suoi dintorni

E non possiamo non recarci a vedere questo castello, letteralmente ricostruito sulle rovine di quello che nel medioevo era una roccaforte nevralgica per la zona

Il castello De Haar (Kasteel de Haar; un tempo: Het Huys te Haer) è un castello in stile neogotico del villaggio olandese di Haarzuilens (frazione di Utrecht), risalente al XIII – XIV secolo e ricostruito nella forma attuale tra il 1892 e il 1912 su progetto dell’architetto Pierre Cuypers.

È il più grande castello dei Paesi Bassi.

L’edificio è appartenuto alle famiglie Van de Haar e Van Zuylen van Nijevelt, famiglia che – nonostante il castello sia ora di proprietà della città di Utrecht – tuttora vi risiede durante il mese di settembre (mese in cui il castello rimane chiuso al pubblico)

Il castello si trova nella via chiamata “Kasteellaan”, nella parte occidentale del villaggio di Haarzuilens.

Quando si visita il Castello De Haar, ci s’immerge per un momento in un altro mondo.

Dietro ogni porta, ogni dettaglio, ogni fiore dei colorati giardini si nasconde una storia che parla di altre epoche, altre culture e altri personaggi.

De Haar è il castello più grande dell’Olanda; un tempo era proprietà privata della famiglia van Zuylen, e i suoi discendenti vi soggiornano ancora ogni anno.

Anche l’alta società internazionale del secolo scorso, con il suo stile di vita opulento, visitava regolarmente il castello.

Personalità importanti furono fra gli ospiti tra le quali ricordiamo Coco Chanel, Roger Moore, Sylvie Vartan, Maria Callas e Yves Saint Laurent, che hanno lasciato le loro tracce nelle lussuose camere del luogo più sontuoso di Utrecht.

Nel 1890, il barone Etienne van Zuylen van Nijevelt van de Haar ereditò il dominio De Haar, in gravi condizioni di decadenza.

Decise di ristrutturare il castello di famiglia, in onore dei suoi gloriosi antenati.

Insieme alla baronessa Hélène de Rothschild, ricca e potente ereditiera, assoldò l’architetto Pierre Cuypers, già allora rinomato per il Rijksmuseum e la Stazione Centrale di Amsterdam.

Cuypers trasformò De Haar in una vera opera d’arte composta, conservando la disposizione originale.

Il castello è circondato da fossato e si trova in una zona di boschi e laghi.

Il castello, che era stato eretto su depositi alluvionali del fiume Reno (da cui il termine haar protogermanico *haru = “collina sabbiosa”), è menzionato per la prima volta nel 1391, ma le sue origini risalgono forse al XIII secolo.

All’epoca, l’edificio era di proprietà della famiglia Van de Haar.

Nel 1449, dopo la morte di Josyna van de Haar, che era andata in sposa a Dirk van Zuylen, il castello divenne di proprietà della famiglia Van Zuylen van Nijevelt.

L’edificio fu distrutto nel 1482 durante le lotte tra il vescovo e la città di Utrecht e in seguito ricostruito.

Nel 1890, il castello, di cui esistevano soltanto delle rovine, fu ereditato da Étienne van Zuylen van Nijevelt, che si era sposato tre anni prima con la baronessa francese Hélène Carline Betsy de Rothschild, dell’omonima famiglia di banchieri.

La nuova coppia di proprietari decise di ricostruire l’edificio, affidando il progetto al famoso architetto Pierre Cuypers: la ricostruzione durò vent’anni, dal 1892 al 1912.

Si trattò di un’opera di ricostruzione senza eguali in Europa.

Nel 2000, il castello fu donato alla fondazione “Kasteel de Haar.

Tra il 2001 e il 2010, l’edificio e i giardini circostanti sono stati sottoposti ad una notevole opera di restauro.

Il parco, in larga parte ben tenuto, è popolato da una varietà di animali, sia di terra che di aria che anfibi, che in questo settore, pone il Castello e il suo parco, in una posizione d’eccellenza in Olanda, restando fra i luoghi preferiti dalle famiglie con bambini piccoli, per i pic-nic e per la vicinanza di alcune specie di anumali che possono essere osservati nel loro ambiente naturale da una distanza relativamente piccola

Fonte: Wikipedia

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