Castello Sarriod de La Tour

Lungo la strada per tornare in hotel, notiamo unc artello marrone, tupico delle indicazioni turistiche, che indica il parcheggio del castello Sarriod de la Tour.
Dietrofront, torniamo al parcheggio e ancor prima di spegnere il motore, notiamo il castello che si stagnlia, quasi come un cancello fortificato, giusto in mezzo alla valle
Infatti, è situato in una zona pianeggiante che termina a strapiombo sulla Dora Baltea e circondato da rigogliosi meleti, il maniero risale nella sua parte più antica ai secoli XI e XII.
I numerosi rimaneggiamenti condotti nei secoli hanno conferito al castello l’aspetto irregolare e composito che ancora oggi lo contraddistingue.
Questo castello è in costante contatto visivo con il Castello di Saint Pierre, poco distante e di fronte.

La nobile famiglia Sarriod è attestata sin dal XII secolo, politicamente legata ai signori di Bard.
L’impianto più antico del castello comprendeva la torre quadrata centrale circondata da una cinta muraria secondo un modello adottato nei cosiddetti “castelli primitivi” valdostani risalenti al X-XII secolo.
Il nucleo originario consisteva quindi in una torre “di piano” con funzioni contemporaneamente strategico-difensive e rustico-residenziali, simbolo dell’autorità di una famiglia su una precisa porzione di territorio.
Una prima pregevole attività edilizia si situa a metà del Duecento.

In questo periodo, quando l’originaria struttura difensiva assume caratteri più marcatamente residenziali, si realizza anche la cappella.
Dell’apparato pittorico della cappella restano visibili importanti testimonianze nonostante la presenza di un soffitto a volta inserito nel XVII secolo che ha letteralmente dimezzato l’ambiente originario.
Nella prima metà del XV secolo Jean de La Tour trasforma il castello in una raffinata dimora signorile.

Il salone con le mensole figurate e le finestre crociate con sedili sono solo alcuni degli elementi che conferiscono alla dimora le valenze di una sede prestigiosa.
Una nuova campagna di lavori voluta negli anni ’70 del Quattrocento dal figlio di Jean, Antoine, vede la trasformazione della cappella, reintitolata alla Vergine e a san Giovanni Evangelista, e dell’ala nord del complesso.

In questa occasione furono realizzati, nell’anticappella, i due riquadri con la Crocifissione
e San Cristoforo.
L’aspetto attuale del castello è frutto della lunga frequentazione che ha visto la famiglia Sarriod de La Tour abitarvi fino agli inizi del XX secolo.

Molti interventi segnano una lenta ma costante trasformazione da residenza signorile ad azienda agricola.
Alla morte dell’ultima discendente dei Sarriod de La Tour, nel 1921, il castello passò al senatore Bensa di Genova.
Dal 1970 appartiene all’Amministrazione regionale.

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