Base NATO – Calice Ligure (SV)

Parlando con il gestore dell’agriturismo Le Giaire, veniamo a sapere che poco distante, c’è una base NATO dismessa che “in teoria” non si potrebbe visitare…

Infatti, la mattina seguente ci siam recati in quel sito, che non è facilissimo da raggiungere perchè, ovviamente, non ha alcuna indicazione se non un cartello indicante una “fattoria eolica”, e bisogna azzeccare una stradina poco visibile che si inoltra nel bosco e diparte da una strada che attraversa il bosco e che è costellata di pale eoliche; tutta la strada, da quando si entra nel bosco, complice la pioggia notturna, è piuttosto scivolosa per la presenza di molto brecciolino e di fango.

Una volta arrivati, si rimane colpiti dalle strutture parecchio vandalizzate che, comunque, rendono l’ambiente abbastanza pericoloso, oltre a non notare il doppio filo spinato a protezione del sito con lo spazio perchè in mezzo passasse una JEEP di ronda (ci han raccontato…).

La vista sull’intera costa savonese, ad ogni modo, è sicuramente impagabile.
In quella zona, a metà degli anni ’50, con l’avvento della guerra fredda, venne edificata una base americana.

Era il periodo in cui le due principali potenze militari si sfidavano psicologicamente, mostrando di possedere gli armamenti più distruttivi e le tecnologie migliori, tenendosi così vicendevolmente in scacco, con la quotidiana minaccia di una guerra nucleare.

Negli stessi anni nasceva e si sviluppava un progetto importante per il controllo dello spazio aereo, denominato “Troposcatter” o semplicemente “Scatter”, noto in Europa anche come “ACE-High”, una rete basi militari dedite alla radio trasmissione di microonde per quanto competeva la zona europea a lungo e medio raggio, e in hf per le basi di altri continenti.

Il tutto permetteva di monitorare ampi spazi aerei con facilità mai prima riscontrata.
La base Americana del Savonese, presidiata dalla 59th Compagnia U.S. Army Signal nonchè appartenete al Battaglione 509th, era in stretta comunicazione con alcune stazioni della Germania.
In Europa si contavano una quarantina di istallazioni analoghe.

Questa rete però, tra la fine degli anni ’80 e l’inizio degli anni ’90, con l’avvento della tecnologia satellitare e la fine della guerra fredda, cessò di essere utilizzata, e con essa, molte basi vennero dismesse, compresa quella americana del Colle Melogno.

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