Arezzo

Dopo la Fortezza Medicea, visitiamo questa bellissima quanto piccola città, veramente interessante sotto molti punti di vista.
Un punto basilare sta nel fatto che forse non tutti sanno che Arezzo è una città antichissima, più vecchia di Alessandria d’Egitto!

Per conoscerla vale una pena parlare un po’ del suo passato.
Arezzo fu una delle maggiori lucumonie etrusche e divenne, in seguito, un centro romano d’importanza strategica, fulcro di fiorenti attività economiche e ricco di monumenti – fra cui l’Anfiteatro (di cui rimangono importanti resti).

A quel tempo erano rinomate le sue fonderie e le fabbriche artistiche di vasi “corallini” (dipinti di rosso), la cui tecnica di decorazione si diffuse in tutto il mondo romano, all’inizio dell’età imperiale.
La città, operosa e ricca di inventiva, divenne ricca e prospera come al tempo delle guerre puniche, quando era stata la principale fornitrice di armi per la spedizione di Scipione in Africa.

Sorsero numerosi stabilimenti pubblici, come il teatro, le terme, ed un anfiteatro di notevoli dimensioni che è giunto fino ai nostri giorni.
La vita culturale ebbe un grande impulso grazie alla feconda attività del primo degli aretini illustri nel mondo delle arti e delle lettere, Gaio Cilnio Mecenate, il cui nome rimarrà per sempre legato alla promozione della cultura.

Arezzo fu anche un centro di lavorazione dei metalli e, soprattutto, di vasi di ceramica: i vasi prodotti ad Arezzo erano detti “corallini” per il loro colore, come accennato poco sopra.
Nel Medioevo Arezzo fu un comune libero in cui prevalse la parte ghibellina, e visse in storica contrapposizione con la non troppo lontana Firenze.

Dopo la rotta di Campaldino del 1289 l’indipendenza della città finì e, nonostante una certa ripresa economica al periodo dei Tarlati, Arezzo divenne un dominio fiorentino sin dal 1384, entrando così a far parte del granducato mediceo.
Conoscere Arezzo significa scoprire un territorio in grado di offrire un patrimonio naturalistico e artistico molto vasto in un’area straordinariamente concentrata.

Gli affreschi di Piero della Francesca nel Duomo valgono da soli la visita della città.
Ma una volta arrivati come non stupirsi nel cuore del borgo medievale, che racconta con eleganza le grandi stagioni dell’arte e dell’architettura aretina.

Accanto alle torri medievali si erge l’imponente Loggiato Vasariano (per alcuni prova generale e modello di quello poi realizzato dall’artista aretino per gli Uffizi), poi il Palazzo della Fraternita dei Laici, sintesi di architettura gotica e rinascimentale, quindi l’abside della Pieve di Santa Maria.

Se entrate nella Basilica di San Domenico ricordate che vi si conserva una croce dipinta di Cimabue.
Arezzo è una città in cui vibrano antiche tradizioni, un modo per viverle può essere visitarla durante il penultimo sabato di giugno o la prima domenica di settembre, quando Piazza Grande diventa lo scenario della Giostra del Saracino, un torneo cavalleresco di origini medievali.

Più frequente è l’appuntamento mensile che vede accendersi la stessa piazza, insieme a gran parte del centro storico, ogni primo week end del mese grazie alla Fiera antiquaria.
Un vasto mercato di oggetti spesso sorprendenti in cui armarsi di pazienza e praticare la fine disciplina della trattativa: mercanteggiare il prezzo è un’arte per i “bancherellai” aretini e bisogna adeguarsi.

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